Il sistema dei canali energetici è uno dei cardini più antichi della medicina cinese, ma nel tempo la sua importanza è andata scemando sempre di più per dare spazio a sistemi probabilmente più accessibili come gli zang fu (organi e visceri), i 5 movimenti (legno, fuoco, terra, metallo e acqua), etc..
Questa tendenza è andata sviluppandosi soprattutto durante il periodo in cui si stava formando la medicina tradizionale cinese durante la rivoluzione maoista in Cina. La medicina classica fu allora costretta, standardizzata e per certi versi allontanata dal contesto culturale e teorico nella quale era stata praticata per quattro mila anni.
Oggi la curiosità nei riguardi dello studio dei meridiani, il comprenderne l’energetica secondo una certa autonomia, è quanto mai una necessità per chi vuole approfondire gli innumerevoli aspetti applicativi della medicina cinese.
Attorno alla trama dei canali, si sviluppano le funzioni di tutto il corpo e la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno fino a rendere inseparabile il sistema interno e quello esterno. Da qui si può scorgere la natura plurivalente della medicina cinese e capire quanto il sistema dei meridiani possa aiutare la mente moderna ad avvicinarsi alla concezione classica della medicina cinese.
Alcuni autori ipotizzano che in realtà parlare del sistema dei canali è parlare di un unico meridiano che a seconda delle porzioni di corpo, che va via via a coprire, assume connotazioni differenti, quasi come fosse un altro organo. Ad ogni modo possiamo dire che questo sistema:
- Connette gli organi – l’uno all’altro, con la superficie del corpo, con l’ambiente esterno permettendo il fluire dell’energia vitale e nutritiva nei suoi passaggi
- Unifica e rende comunicanti i sistemi del corpo: digestivo, linfatico, nervoso, riproduttivo, etc.
Il sistema dei canali ha andamento ritmico, segue delle regole e sia una fisiologia che la fisiopatologia, come se il corpo fosse dotato di un’intelligenza innata.
Intelligenza che un buon medico dovrebbe riuscire a riattivare in caso in cui il corpo dovesse subire delle disarmonizzazioni.